La calma piatta regnava nelle vie. Ongi punto di fuga davanti i miei occhi taceva. Il rumore del silenzio rimbombava. Tutta la strada, i semafori, le case, le mura della città dormivano. Solo le luci dei lampioni erano accesi, inondavano l'atmosfera di una luce arancione fioca. Era irreale trovarsi nel mezzo alla circonvallazione alle 5 di mattina. Esistono gli opposti.
Mentre miravo, da orizzonte a orizzonte la zona morta, e meravigliavo, potei sentire ogni minimo sassolino che le scarpe calpestavano.
Mi colpì un pensiero lucido: ero attaccato a terra.
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