domenica 30 maggio 2010

Improvvisata. E si vede.

Se un poeta non è triste,
non è un poeta.
Vive in contraddizione con la società. Non c'è armonia.
Piange una donna che ama, odia una donna che lo ama. Ha una donna per amico. Ma è sua madre la donna migliore.
E' pieno di problemi, sempre senza soldi e ha serie difficoltà a lasciar perdere qualche vizio. Passa le giornate guardando il cielo, qualche gatto, legge molto. Quando non è solo, è circondato da persone senza niente. Sono i suoi amici. Qualcuno lo capisce.
Per questo è triste, perché è un poeta.

Ma oggi c'è la Pausini, c'è Vasco, c'è Liga.
Non c'è più poeta.

sabato 22 maggio 2010

Ha senso tutto ciò?

lunedì 17 maggio 2010

Scivolare

Oggi è uguale a ieri
Domani sarà uguale a oggi.
E la vita scivola, passa in silenzio.
Una noia mortale.

giovedì 13 maggio 2010

Datemi una tregua
da tutti questi mali.
In una vita che a vent'anni,
già puzza di miseria.

martedì 11 maggio 2010

Signora solitudine
governa sulla terra,
che è invasa da stronzi.

lunedì 10 maggio 2010

Far suonare la tastiera è arte: io sono contro.

Piove sui monti della luna. La temperatura è di 4°C, parzialmente. Il modem mi connette direttamente all'Io. E' come suonare il pianoforte coi piedi, è arte. Come dipingere un quadro, ma fatto in una stanza buia, senza tela, nell'etere.
Sul muro, è come il jazz, quello vero. Improvvisato.

domenica 9 maggio 2010

Impiegare il tempo

Se avessi solamente
quindici minuti
per vivere una vita,
io verrei a trovarti
ma tu con tutta calma
diresti solo ciao.

sabato 8 maggio 2010

Solo fatti e niente più.

Di tutti quei fatti della storia,
di quelle immagini di morte e dati statistici
scritti sui libri,
delle foto scattate nelle serate di gala
ai tre potenti di turno,
i giocatori di scacchi
che puntavano tutto,
forse per un bicchiere di vino
o per non perdere la dignità di giocatore,
mandavano a morire
milioni di civili,
uomini formiche
col fucile puntato
su fratelli in miseria,
incapaci di intendere.
Di tutto questo,
oggi è rimasto qualche documentario televisivo,
o una serie da collezionare in edicola.
Ma abbiamo conquistato l'iphone, la musica pop, internet,
per stare in contatto
con fratelli in miseria,
dall'altro capo del mondo,
che si credono immortali,
pettinati come noi, come le rock stars.

mercoledì 5 maggio 2010

In un ascensore d'ospedale

Luce opaca, pareti fredde
con la gente malata
chissà con quali pensieri
se li è portati su,
per forse non ritornare
o ritornare tagliati a pezzi.
Sussulta l'ascensore,
in un moto verticale:
Anche lui vorrebbe esser colorato e camminare per prati
invece di veder facce star male.

domenica 2 maggio 2010

Aspettando il momento giusto

Che cos'è
questa voglia di creare,
di lasciare qualcosa di concreto
prima che sia troppo tardi?
Forse lo è già, forse mi manca ancora un pezzo per partire.
C'è qualcosa la davanti, che non vedo chiaramente, e più mi sforzo di vedere, più c'è confusione.
Ah ecco, è la morte. Ma prima c'è qualcos'altro.
Spero una bella donna.