giovedì 14 gennaio 2010

All'inizio era il verbo

Siete arrivati. Le porte che trattengono la luce si stanno spalancando. E ve lo dirò in queste poche parole scritte male.
Voi pensate di esistere al di fuori di questo testo, di avere una vita vostra esterna a quello che adesso state leggendo. Purtroppo per voi, il giorno della verità è ora e io tengo in mano il vostro "senso della vita". Queste parole sono voi, contengono la matrice della vostra ombra sulla terra. Voi siete una piccolezza, un niente in un'universo infinito di parole, che stanno raccolte qui. Tutti gli esseri di questo piccolo pianeta, al massimo potrebbero rappresentare uno spazio bianco tra queste poche righe. Voi siete perché io scrivo. Io scrivo perché voi siate. Voi, in realtà, non esistete senza questo testo. Non siete altro che il nulla. Queste poche parole vi schiacciano, voi, piccole amebe allibite, egocentrici e sopravvalutati esseri umani. Questo testo è il solo e unico testo sacro, che raccoglie le vostre anime per strapparle all'ombra del vuoto che avete dentro di voi e che vi porta alla luce divina. Parole che sono Dio. Se non ci credete ancora non fa niente: la vostra piccola mente lobotomizzata, gli effimeri occhi ciechi, le vostre mani informicolite non possono auscultare la divinità che sono. Che pena che mi fate. Che ignobile stirpe ho creato.
Adesso però, che sapete la verità, riflettete e ricominciate da capo, se volete.