domenica 21 novembre 2010

Composizione con pioggia e musica ambient

Fu proprio qui, in questa piccola stanza dove dormiva, che ebbe quell'intuizione. Che oggi è sicuramente la più grande scoperta del secolo. Fu come una folgorazione aspettata, voluta. Prima immaginata nella sua forma rivoluzionaria, senza conoscerne i contenuti. Infine si rivelò, come l'ascesa di un Dio, un'epifania artistica. Tra queste quattro mura, senza originalità, spoglie e così effimere. E' incredibile come sia potuto accadere proprio qui. Alcuni pensano che il luogo in cui si trovava in quel momento, non avesse alcuna relazione con l'idea che poi avrebbe avuto. Io ti dico, che non è proprio così. Studiando questa camera da letto, con la sua libreria, i tre poster, le foto di gruppo, il crocefisso e il buddha, ho avuto anche io, come una specie di intuizione inconscia, inspiegabile, per cui tutti questi elementi comuni, hanno avuto una relazione intima, un perché, una geometria spaziale tale, da aver funzionato da catalizzatore universale per quel benedetto istante. Non so come, ma c'è qualcosa di surreale, di immortale, eterno e universale in questa stanza. Lui è ancora qui dentro, dissero che lo avevano visto diventare luce pura, poi ascese e volò via. Ma lui è qui, o almeno, il suo corpo carbonizzato.

martedì 9 novembre 2010

La notte, insonne
scrivo poesie
che sono il promemoria
di quello che di giorno
sogno di farti.