venerdì 7 marzo 2008

Civiltà antiche

Bozzi di catrame, petrolio, fogli di giornale a terra. Dune asfaltate. Crepe abissali spirano scuri fumi tossici.
Il Cielo blumbeo sembra si regga per miracolo. Mentre cammino, accellero il passo: l'oppressiva sensazione che cadrà tra un istante, mi fa schizzare le orbite verso l'alto.
Tra le macerie di palazzi e casolari, sull'orizzonte verdastro, funghi atomici crescono rigogliosi, dopo intere settimane di piogge acide.
Il terreno si sfalda sotto i piedi, come sabbia.
Sono solo? Due ore che cammino in pieno centro a Milano e ancora nessun essere vivente.
Il duomo, con le sue meravigliose e grottesche guglie diroccate, si innalza storto, combattendo tra le macerie per tenersi ancora in piedi. Assomiglia a quei templi ritrovati nella giungla in India e Messico. Ultimi residui di misteriose e antiche civiltà, inghiottiti e dimenticati nella foresta per centinaia di anni. Forse è così. Siamo solo un'altra civiltà che è scomparsa. Tra migliaia di anni, qualcuno troverà le nostre rovine e ci studierà.
Di noi uomini, che abbiamo dominato il mondo, che lo abbiamo distrutto, solo leggende.

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