Al tempo del collasso mondiale, realtà e finzione cominciarono a mescolarsi come yin e yang.
Giorno e notte, sole e luna, estate e inverno. Terra e cielo. Nulla scorreva secondo il flusso originale del tempo. Il sacro ordine dell'equilibrio era saltato. Il mondo era giunto alla fine.
Negli occhi dei pochi uomini sopravvissuti, erano accese fiamme di follia. Il sogno si mescolava alla realtà, come in una trance sciamanica, erano scesi all'inferno e risaliti in cielo, grazie alla guida degli spiriti. Morti e resuscitati dagli Dei.
La terra era scomparsa sotto i loro piedi, risucchiata dall'oceano vorticoso, che inghiottiva e divorava il pianeta in se stesso. Le acque che risucchiano i mari, poi i mari che risucchiano i mari, fino a scomparire, fino al nulla. Poi solo un guizzo di luce nel buio eterno, a testimonianza della folle, caotica e impercettibile esistenza, che una volta era stata la vita.
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