Lei andò in bagno e mi lasciò solo, seduto in cucina con un bicchier d'acqua. Osservai la stanza che si univa al salotto.
All'ombra e al silenzio di una casa sconosciuta, un brivido mi attraversò la schiena, lo stesso lungo brivido di quando ero piccolo e mi intrufolavo in luoghi proibiti o facevo finta di indagare su qualche strano fatto, come gli eroi dei film.
Oggi era una giornata si, me lo sentivo: di solito le giornate si e le giornate no sono solo condizionate dalla fortuna, e la fortuna con me era in arretrato di qualche mese. Aspettavo il momento in cui si sarebbe fatta viva, scaricandomi addosso mesi di arretrati e poi più nulla per altrettanti.
Lei tornò, stupenda.
Ogni centimetro della sua pelle era carne da mordere. Le assaggiai un fianco, e come la cioccolata, un morso tira l'altro e non smetti più.
Scopai come mai nella mia vita.
Oggi era una giornata si. Da domani meglio chiudersi in casa.
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