Non assumo liquidi. Forse per abitudine, dimenticanza, testardaggine. Fatto sta che non ho l'abitudine di bere, soprattutto acqua. Non l'ho mai presa alla fontana vicino, ne in bottiglia al supermercato. Dal rubinetto di casa meglio lasciar stare: puzza di cloro: insopportabile.
Se siamo composti dalla maggior parte d'acqua e il corpo ha bisogno di un tot di litri giornalieri per il suo ciclo depurativo e seghe varie, io sono spacciato. Anche dopo una bella doccia, la cute rimane più che mai secca e ruvida da far schifo, la pelle si stacca in crosticine bianche al solo contatto con le mani. Piano piano mi ritroverò senza un minimo di pelle, con il teschio tra le mani e gli organi interni bruciati. L'ammasso di detriti organici cascherà a terra nero e duro come il carbone e le ossa, forse rimarranno intatte, ma non lo so. Staremo a vedere, anzi, mi vedrete con i vostri occhi umidicci (magari in lacrime), sciogliermi come in un'autocombustione interna, il mio ex corpo ammassato sul pavimento: duro come cuoio imputridito al sole d'estate.
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