domenica 30 maggio 2010

Improvvisata. E si vede.

Se un poeta non è triste,
non è un poeta.
Vive in contraddizione con la società. Non c'è armonia.
Piange una donna che ama, odia una donna che lo ama. Ha una donna per amico. Ma è sua madre la donna migliore.
E' pieno di problemi, sempre senza soldi e ha serie difficoltà a lasciar perdere qualche vizio. Passa le giornate guardando il cielo, qualche gatto, legge molto. Quando non è solo, è circondato da persone senza niente. Sono i suoi amici. Qualcuno lo capisce.
Per questo è triste, perché è un poeta.

Ma oggi c'è la Pausini, c'è Vasco, c'è Liga.
Non c'è più poeta.

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