Io sono il re di queste quattro mura
governo come mi pare e piace.
Ma mai nessun ospite viene ad allietare le mie notti solitarie.
Così fantasticando ad occhi aperti,
immagino mondi non lontani da quelli del giorno,
riscrivendo a mio piacere la vita.
Poi la voce del gatto.
Gli apro la porta del mio regno,
e lui assonnato e menefreghista
mi viene a dormire sul petto.
Così sono schiavo del gatto che si prende anche il mio letto.
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