sabato 11 dicembre 2010
Il suo amore era su una fotografia in bianco e nero, scattata senza pensieri, tanto tempo prima. Come potevo, si diceva, non aver dato tanto peso a quello scatto, che oggi è la mia ragione di vita, è dolore dolce. Se non avesse mai scattato quella foto quel giorno d'estate di tanto tempo prima, adesso dentro quella stanza poco illuminata, non ricorderebbe nemmeno il suo viso e osservandola bene, lasciandosi trasportare, poteva anche sentire il suo profumo, che gli percorreva come un brivido caldo, insopportabilmente triste da farlo scuotere, per tutto il corpo. L'unica morte felice, se solo avesse potuto, era tra le sue braccia, stringendola a se. E così, stringendo un cuscino, si addormentò col cuore strappato, al confine con la pazzia. E un'altra giornata se ne era andata, così, come aveva fatto lei.
Nessun commento:
Posta un commento