lunedì 27 giugno 2011
Finalmente posso iniziare a creare. Già. Dopo tanto tempo sprecato senza far niente, adesso i sogni possono realizzarsi. Alla fine, tutto ciò che ho reputato importante da un pezzo a questa parte, era il dar libero sfogo alla propria creatività. E questo voglio fare: liberarmi, uscire da me, entrando dentro me. Posso iniziare a dar via libera a tutto. Si, finalmente libero. Ma libero da cosa? Libero per far che? Cosa sono pronto a iniziare? cosa sto iniziando? Ecco, appena ti ci trovi in mezzo, alle cose, tutte le buone intenzioni e le ispirazioni se ne vanno. Ma sono veramente pronto per questo? Non lo so. So solo che c'era qualcosa che voleva uscir fuori. Da qui dentro, dal mio corpo. Adesso che ho la possibilità, o almeno credo, vorrei farla uscire. Farla uscire attraverso la forma dell'immagine. Del video. Del cinema. Finalmente posso, perché un caro amico mi ha prestato una videocamera, di quelle semplici, a poco prezzo, niente di che. Ho cominciato, così, a filmare. A filmare a ruota libera, cose che di solito entrano nel mio mirino fotografico. E vedere quelle cose in movimento mi ha dato una nuova forza, una nuova coscienza. Adesso devo capire in che forma, in che modo, posso far uscire in maniera naturale, pura, questa cosa che sta qui dentro, se esiste. Ho impugnato la videocamera, guardando nel piccolo mirino. La ripresa tremava, si scuoteva man mano che lo zoom si allontanava, sempre più. Ma non ho bisogno di cavalletti: proprio in quell'immagine tremolante, sta quello che cerco. E' il mio corpo morente, che si muove nel mondo. E' il mio occhio frastagliato dalla luce, che cerca nel mondo. Chissà cosa, questo corpo e questo occhio e questa bocca, andranno a cercare, prima di morire.
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