sabato 29 dicembre 2007

Senza respiro

Un suonatore di fisarmonica ambulante intento a guardare l'andamento della borsa, sullo schermo in una vetrina della banca, il giorno di natale, la città deserta, tutti a smaltire la carneficina di animali ingeriti con gusto e narcotizzati dai litri di alcolici salpano verso le dimore, dove un divano accoglierà membra gonfie e oziose, televisori accesi e luci e palline delle festività cercano di riempire quel vuoto incolmabile di festa tradizionale, che ormai si è persa per sempre, trasformandosi nella celebrazione del consumismo, dove il denaro compra un felice natale, senza scampo, senza respiro, senza punti di arrivo, fino all'infinito, così, come in una rappresentazione sacra, il denaro e il potere abbracciano il bambin Gesù, appena nato in una stalla di Betlemme, 2007 anni fa, e sullo sfondo al posto del bue e l'asinello che lo riscaldavano, un bel piatto di carne ingrassata, mentre nel cielo, una speranza illumina i più lontani animi, una stella cometa, in collisione verso la terra.

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