Akuma Jamusa era un piccolo villaggio, situato su sperdute e irraggiungibili vette dei monti Slockao, dimenticato e lontano da tutto.
Da 20000 anni non avevano rapporti con il mondo esterno, e la piccola popolazione si era creata una propria religione, cultura e costumi. Avevano i propri riti e simboli. Una comunità unica nel loro genere. basata sulla semplicità della vita rude di montagna.
Caratteristica ancora più importante, che contraddistinse questa gente dal resto delle tribù del mondo fu la loro propensione per l'ipnotismo. Lo praticavano come rito propiziatorio nelle cerimonie importanti, tutto il villaggio viveva una psicosi collettiva, che li vedeva per giorni e mesi, vivere sotto l'influsso ipnotico che li rendeva particolarmente sensibili a scene drammatiche, alterando le emozioni e i sentimenti, fino a far scoppiare veri drammi in tutto il villaggio.
Una statuetta molto venerata che era situata al centro del pulpito roccioso era sicuramente la causa dell'ipnosi, in quanto sacra per la popolazione. Leggende del posto indicano la provenienza divina della stessa, modellata dagli Dei e creatrice dell'estasi e dell'anima.
Nell'anno 3412, alcuni ricercatori sono partiti per raggiungere le vette di Slockao per studiare il comportamento di questi abitatori delle alte montagne.
I ricercatori, pur essendo rimasti a lungo (4 anni) nella cittadina, affermano di non aver trascorso nemmeno 1 mese sulle montagne e di non aver trovato solo che un piccolo villaggio di pastori.
Tutto quello che hanno riportato sono solo vari sassi colorati e una statuetta scolpita nella roccia.
Dal giorno che i ricercatori sono tornati, la statuetta è stata oggetto di studi, c'è chi dice che sia ipnotica.
Casi di ipnosi collettiva aspiranti al suicidio sono stati riscontrati in questi giorni.
I casi aumentano.
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