martedì 8 gennaio 2008

Consumista D.O.C.

Quando stava a casa, davanti alla televisione per ore ed ore, mangiava.
Ogni minuto si alzava per andare ad aprire il banchetto dove teneva scorte di dolciumi ed altro.
Era un continuo alzarsi e mangiare.
Strano perchè lui era secco come un chiodo e quando era fuori casa non aveva mia fame. A tavola mangiava molto poco se non lavorava.
Quando usciva invece, quando stava con gli amici, a bere birra, aveva un desiderio instinguibile di fumare. A casa fumava molto meno.
Saranno state le migliaia di cicche spente in terra, sarano stati gli amici che ne accendevano una dopo l'altra. Il fatto è che alla fine lo faceva anche lui.
E gli oggetti: il cellullare all'ultima moda, i vestiti costosi, gli occhiali da sole, gadget, cappellini che vedeva nelle pubblicità sui muri, in tv, sui bus.
La macchina, il motore, la bici, attrezzature sportive.

Molti anni dopo, si rese conto che era schiavo insieme a tutti gli altri. Da piccolo era cresciuto in una società che modellava il cervello e il pensiero. Che avvelenava la mente e rendeva tutti macchine da consumo.
"Eccoli i veri robot, che escono dalle fabbriche." pensò, guardando fuori dalla finestra dell'ospedale psichiatrico.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Consumismo..beh parola grossa da usare..ma che si modella perfettamente alla vita odierna...uno più consumista dell'altro..smania di soldi,macchine,progresso...che poi tutto questo progresso dov'è?boh.Sinceramente non l'ho ancora trovato..Tornare alle vecchie tradizioni,questo sarebbe un fattore positivo.Camino acceso,tutti raggruppati intorno,a mangiare cibi sani e sicuramente non biologicamente modificati,vecchi giochi da tavolo in compagnia,per assaporare a grossi bocconi una cosa che ormai reputo estinta:una vita sociale interattiva UMANA,non artificiale...comunque grazie per la possibilità che mi hai dato di poter esprimere le mie idee senza finire con una 44Magnum puntata alla tempia,o con un secondino che mi passa da destra a sinistra e viceversa..grazie...