martedì 5 febbraio 2008

Oggetto alieno

All'alba del nuovo giorno, il guardiano della colonia, George S. uscì dal suo rifugio, per dare da mangiare agli animali della stalla. Ogni mattina, faceva la solita strada per raggiungere la stalla. A pochi passi dall'entrata, sulla destra del viottolo, nell'erba alta, un oggetto catturava sempre la sua attenzione. Si trattava di un cubo nero solido. Un cubo delle dimensioni di uno scatola di cartone.
Ogni giorni si chiedeva cosa ci facesse un oggetto del genere in quel posto: era del tutto fuori luogo. D'altronde non gli venne mai in mente di prenderlo, di spostarlo. Non aveva mai visto un oggetto del genere. Sembrava alieno in qualche modo.
Ogni mattina faceva le stesse supposizioni. Mai gli veniva in mente di prenderlo e capirne la consistenza o la provenienza.
Ormai faceva parte del paesaggio. Rendeva il giardino un antro misterioso. Chissà quali altri materiali alieni si nascondevano tra l'erba alta. Quante insidie.
Questi pensieri si inculcarono sempre di più, lentamente, come un'ossessione, nella testa di George, al punto di aver paura d'attraversare il proprio giardino.
Si rinchiuse nel suo rifugio, delirando in solitudine per mesi. Tutti gli animali morirono di fame perché nessuno li sfamava.
George cominciò a dare segni di squilibrio mentale. Mesi di solitudine e pensieri oscuri, lo avevano reso pazzo.
Al culmine della sua malattia mentale, uscì di casa zoppicando e blaterando frasi senza nesso.
Arrivò alla stalla, guardandosi attorno in paranoia, e aprì la porta. Un tanfo di morte e cadaveri marci, colpi come un pugno, la faccia del guardiano che cadde a terra.
Si vomitò sulla giacchetta e si rialzò a fatica ancora più frastornato. A quel punto, con un grande sforzo sia fisico che mentale, cercò di girarsi verso l'oggetto misterioso. Era li, come sempre. si avvicinò e lo prese in mano: era leggero e gelido. Appena lo girò da tutti i lati per capirne il mistero, si accorse cosa aveva in mano e tutto gli fu chiaro.
La forma aliena diventò allora, molto familiare: era solamente il cubo di cartone anti pioggia, che avevano lasciato gli operai quando costruirono la casa e la stalla.
George, si mise a ridere come solo un pazzo può ridere. Rimase li per vari minuti, con la scatola in mano.
Poi la lasciò cadere a terra. La scatola si aprì, e con stupore, George vide un'oggetto mai visto, quasi alieno, rotolare dalla scatola aperta. Cos'era?

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