Mentre il mondo, girando, ci regalava un'altro giro di giostra, alzai gli occhi dal foglio:
Non c'era un disegno. Era solo scritto da cima a fondo in corsivo, e sbigottito, sopraffatto dal terrore, vidi che era un'opera d'arte perfetta, un capolavoro giottesco, l'originale e l'origine di qualsiasi cosa.
Davanti i miei occhi, tra gli spazi, tra le sbavature di inchiostro, vedevo chiaramente i codici sorgenti dell'universo. Il principio e la fine. Ero diventato portatore di ogni possibile e impossibile conoscenza. Le parole scritte non avevano più significato, erano simboli per la porta dell'infinito.
Il nome di Dio.
1 commento:
Davvero bella.
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