mercoledì 5 maggio 2010

In un ascensore d'ospedale

Luce opaca, pareti fredde
con la gente malata
chissà con quali pensieri
se li è portati su,
per forse non ritornare
o ritornare tagliati a pezzi.
Sussulta l'ascensore,
in un moto verticale:
Anche lui vorrebbe esser colorato e camminare per prati
invece di veder facce star male.

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