Che gran culo. Proprio a me. Avevo appena perso il lavoro stagionale. Ero in pena perché non avevo soldi per tirare avanti, per pagarmi gli studi. Lo spaccio non rendeva tanto in quel periodo.
Mentre me ne stavo a casa sotto un cielo piovoso e afoso di agosto, la più grande botta di culo: soldi a palate. Un notaio, il campanello che suona. un'eredità ed una firma e tanti soldi da campare di rendita. Fanculo.
Finalmente tutto cominciava a girare. Ho fatto una sorpresa a quella ragazza bellissima, facendogli trovare due biglietti d'aereo per il Messico nella borsetta. Siamo partiti. Siamo rimasti. Siamo tornati. Siamo ripartiti. Feste, cene, amici, tranquillità. Viaggi, posti stupendi, l'amore, il bere e il fumo.
Ma che cazzo. Domani entro al lavoro, e sono qui a casa, a tagliuzzare gli ultimi pezzi di fumo, a farmi 'ste seghe mentali. Quasi ci credo veramente a momenti. Anzi, quando ritorno alla realtà, lasciano proprio un dolore sopra lo stomaco...
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